È stato pubblicato nei giorni scorsi un importante articolo scientifico della dott.ssa Piras (responsabile CTS della TeFFIt) e del prof. Barbiero (membro del CTS della TeFFIt) nell’edizione numero 54 della rivista medico-scientifica dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Arezzo.
Esposoma e Complessità
Nell’articolo vengono introdotti due concetti fondamentali: l’esposoma e la complessità sia delle foreste sia dell’organismo umano. Infatti, è limitante cercare nelle foreste singoli elementi benefici e favorire solo quelli, nella solita ottica riduzionista “una esposizione-un risultato”. Non sono i singoli ?????????, i bei sentieri o il canto degli uccellini a farci stare bene, ma l’intera complessità della foresta, il suo intero “esposoma”, complesso e dinamico, che nel suo insieme agisce beneficamente sull’intero organismo umano, a sua volta visto come un sistema complesso e non come una macchina fatta di tanti pezzi da dover “aggiustare” singolarmente.
L’ “esposoma” della foresta è composto da un’infinità di biomolecole, da spore, pollini, microbi, tutti per gran parte impercepibili ai sensi; eppure, estremamente efficaci su ogni organo e funzione del corpo umano. L’organismo umano che si immerge in una foresta ne viene ??????? perché ritrova l’“esposoma” nel quale si è evoluto per decine di migliaia di anni, dal quale è stato letteralmente plasmato, e ciascuna parte di sé risponde alla ricchezza armoniosa di biodiversità che la compone. Ogni parte del corpo risponde attivamente a qualche componente della foresta e se ne lascia curare.
Si tratta di due concetti per certi versi “rivoluzionari” perché il “riduzionismo” è diventato ormai parte della nostra vita, ci siamo abituati a prendere un farmaco per ogni sintomo, a pensare al nostro corpo come un automa guidato dalla mente. In questo articolo viene quindi suggerito che le immersioni in foresta davvero naturali, dove la Biodiversità si è evoluta spontaneamente, senza interferenze e disturbi, rappresenti una “terapia semplice” proprio per le malattie croniche e complesse. Le foreste, con la loro vita esuberante e potente, riescono a rimodulare, a risincronizzare ogni nostra funzione, aiutandoci a eliminare ciò che è dannoso e fornendoci ciò che ci manca. La cosa forse più stupefacente e meravigliosa è che è soprattutto il corpo a rispondere all’ “esposoma” delle foreste. Visto che non serve nessun impegno particolare, né fisico né mentale, le Immersioni in Foresta risultano utili anche, se non soprattutto, per le persone malate o disabili.
Abstract Articolo Scientifico
Le Terapie Forestali (TF) sono una pratica di sanità pubblica basata sull’evidenza (Evidence-Based Medicine), che propone attività in ambienti caratterizzati da un ampio range di naturalità. Numerose ricerche sono state condotte per individuare i singoli elementi delle foreste che possono agire sulla salute umana, anche in relazione all’osservata efficacia nei confronti delle malattie croniche. L’approccio riduzionista lineare risulta tuttavia insufficiente per descrivere la complessità dell’ecosistema forestale, con il quale i sensi e il corpo umano interagiscono da decine di migliaia di anni. Le malattie croniche condividono con le foreste la complessità e le proprietà emergenti. Per rappresentare l’analisi sistematica dei fattori non genetici che influenzano la salute umana, superando la linearità delle associazioni “una esposizione-un risultato”, è stato introdotto il concetto di esposoma.
L’esposoma consente di studiare anche gli effetti della frequentazione delle foreste sull’organismo umano in termini sistemici, superando l’idea che organi e apparati siano indipendenti l’uno dall’altro e che su ciascuno possano essere efficaci singoli elementi forestali. In ambito medico, le TF possono essere l’ambiente ideale per affrontare alcune malattie croniche. Tuttavia, la prescrizione medica delle TF dipende da una precisa descrizione e comprensione dei diversi ecosistemi forestali e dei loro effetti sulla salute umana, soprattutto nelle Immersioni in Foresta.
Articolo Completo su Cesalpino
Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Arezzo link rivista edizione n 54 2021
Di seguito il singolo articolo:
3 risposte
Dal punto di vista scientifico, nelle Terapie Forestali l’esposoma fino a questo momento non era stato preso in considerazione da nessuno. Si tratta senza dubbio di una presa di posizione d’avanguardia che considera la foresta nella sua complessità e ne sottolinea il ruolo (fondamentale) rimodulante. Lettura vivamente consigliata!
Il bosco integro è finalmente riconosciuto come sinonimo di “realtà aumentata “. Un luogo in cui le sinapsi vegetali e animali lavorano costantemente in relazione di scambio, di uso e riuso della materia organica. Ogni azione esercitata dalle parti che lo compongono fa si che il bosco lasci una traccia tracciabile nel nostro organismo. L’ingegneria umana mediante le sue macchine sofisticate ha scoperto il linguaggio delle Foreste. Non c’è bisogno di altre verifiche, prove, controprove: l’effetto Foresta attiva dentro di noi sensori assopiti rimasti latenti nella memoria ancestrale.
Sono molto importanti e davvero interessanti le considerazioni svolte in questo articolo su come le Terapie Forestali potrebbero contribuire alla System Medicine come un trattamento “semplice” ed efficace proprio per le malattie complesse, su più livelli.