Ricchissimo di biodiverità e biocomplessità il bosco si presenta con una continua alternanza di conifere e latifoglie che determinano una copertura totale del suolo e si stratificano a più livelli. Intressante e diffusa è la rinnovazione di abeti bianchi - stazioni residuali delle biocenosoi presenti fino al 1770 circa-, Douglas, cerri, carpini, pini neri, olmi, aceri e castagni.
Anche il sottobosco è ricco di varietà botaniche che emanano profumi ed odori inebrianti in ogni periodo dell'anno: eriche, ginestre, felci, biancospini, primule, rose canine. I tre laghetti presenti, due artificiali ed uno da risorgiva in quota ed i fossi sempre ricchi di acqua sono di fondamentale importanza per gli anfibi, per l'avifauna migratoria e tutta la fauna stanziale.
Fontemassi è un picco montuoso che va dai 730 mt slm fino ai 930 mt, delimitato dal lato nord-nordest dalla sr 70 e da i rimanenti lati da fossi, di cui il principale è il Vicano di Ferrano-Pelago, ricchi di specie ittiche anche rare. Si arriva facilmente con i mezzi pubblici mentre con i mezzi privati vi sono due parcheggi attaccati all'ingresso della Zona di Protezione.
Si può accedere a Fontemassi da più ingressi a scelta secondo le proprie esigenze; uno di questi ingressi è perfetto anche per chi ha disabilità motorie. I percorsi scelti sono ad anello e tutti hanno punti panoramici di inestimabile interesse e bellezza da cui si può vedere il Duomo di Firenze, le Alpi Apuane, l'Appennino tosco emiliano e tosco romagnolo, la foresta di Vallombrosa, la Secchieta e gran parte del Valdarno.
Toscana
Valutazione: 20/30. Scopri di più sul punteggio.
Per partecipare ad una Immersione in Foresta accompagnato dal Conduttore TeFFIt della zona, di seguito sono riportati i contatti
Conduttrice Melania Masi