Descrizione dell’habitat: l’habitat è rappresentato nel SIC da due subassociazioni del Polygonato multilori - Quercetum roboris: una situata nella parte centro-meridionale caratterizzata dall’abbondanza di Carpinus betulus, Vinca minor, Stellaria media e Fallopia convolvulus; l’altra a dominanza di Quercus cerris, concentrata soprattutto nella porzione più settentrionale del bosco. Nella porzione centrale e meridionale in luogo del Cerro, subentra Quercus robur. Quercus cerris, insieme a Fraxinus ornus, Sorbus torminalis, Cornus mas, Viola alba, contribuisce a dare alla vegetazione di alcuni tratti del bosco un diverso aspetto, più xeroilo, rispetto alle normali situazioni che si possono riscontrare nei popolamenti forestali planiziari padani come ad esempio nei boschi orientali della Pianura Friulana (Mason et al. 2002). La struttura verticale della foresta è caratterizzata da due strati principali: uno più alto, dominante, formato da Farnia, che raggiunge un’altezza di circa 30 m, ed uno sottostante, formato dal Carpino bianco, che si attesta invece a circa 20 m (Mason 2002). Si tratta di una struttura sempliicata, ereditata dall’applicazione del governo a ceduo composto, caratteristico per la gestione dei quercocarpineti planiziari. Al di sotto della copertura vegeta un itto sottobosco composto essenzialmente da Corylus avellana, Cornus mas, Cornus sanguinea, Sambucus nigra, Viburnum opulus, Ligustrum vulgare, Euonymus europaeus, Crataegus monogyna. Nello strato erbaceo domina pressoché ovunque Ruscus aculeatus. Fiumi con vegetazione flottante o sommersa delle alleanze Ranunculion luitantis e Callitricho-Batrachion, con basso livello dell’acqua in estate. È presente lungo i fossi perimetrali ed interni del SIC con Ranunculus tricophyllus, Potamogeton pectinatus, Potamogeton trichoides, Vallisneria spiralis, Elodea canadensis, Myriophyllum spicatum. Dove l’acqua non è molto alta, si registra la presenza di Veronica anagallis-aquatica, Nasturtium oficinale, Sparganium erectum, Berula erecta, Ranunculus sceleratus. Stato di conservazione: le prospettive di conservazione delle funzionalità dell’habitat sono da considerarsi buone. Tenuto conto dell’estensione ridotta dell’habitat, della sua rarità a livello provinciale e del suo stato di conservazione si può affermare che il sito abbia un buon valore per la conservazione.
Lombardia
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Elisabetta Mura